Il riconoscimento di un impegno per l’open innovation

Come Ampioraggio è diventata una ONLUS

Avvertenza prima della lettura: questo testo finisce con una domanda. Prima di rispondere leggi tutto.

Questa è la storia di un ecosistema italiano che dal 12 settembre scorso è una Fondazione di Partecipazione giuridicamente riconosciuta dal Ministero degli Interni.

Cosa ha di speciale questa notizia? Nulla.
È solo una storia che ha ribaltato alcuni luoghi comuni e che ci fa piacere condividere.

Partiamo dall’inizio

Ampioraggio nasce nel 2016 a Salerno, per dar vita ad un ecosistema nazionale per gli innovatori (niente di speciale in fondo, se non fossimo in Italia…)

L’obiettivo si sviluppa su 3 livelli :

  • Creare uno spazio, fisico e virtuale, nel quale far incontrate domanda e offerta di innovazione, partendo dai dati dell’indice DESI che vedeva l’Italia penultima tra i 28 stati europei per la propensione all’innovazione e al digitale;
  • Favorire un modello collaborativo e meritocratico di raccomandazione (nel senso anglosassone del termine) in grado di supportare l’adozione sul mercato pubblico e privato delle innovazioni delle startup, dei centri di ricerca e delle PMI innovative ;
  • Incoraggiare un processo di coesione territoriale che permettesse agli innovatori di superare i “campanilismi” tipici del nostro Paese.

Insomma dare una chance all’innovazione italiana di andare oltre i convegni e le dichiarazioni di intenti e trasformarsi in leva di sviluppo, con un lavoro collettivo.

La sfida è stata quella di creare una visione plurale (NOI) in un Paese che pensa in modo singolare (IO) e immaginare un processo di CO. CO. CO.: COLLABORARE per CONDIVIDERE CONOSCENZA.

Questa sfida l’abbiamo vinta con la testardaggine, con la forza degli esempi e delle buone pratiche, dimostrando con i fatti che “Yes, We Can!”.

Anche se per farlo ci abbiamo messo 6 anni (mica siamo in California)!

Ecco cosa è successo in questi 6 anni

2016 Ampioraggio: Anno Zero

Fondazione Ampioraggio si costituisce con atto notarile a Salerno. Nel corso dell’anno partecipa a diversi incontri, tra cui il meeting dell’Ordine degli Ingegneri in Liguria e alla VI edizione della Borsa della Ricerca (Salerno). Il 13 luglio organizziamo il primo evento pubblico con la presentazione del progetto a Roma (Link Campus) e la produzione del position paper Ostacoli e Scivoli per l’Innovazione. Oltre 300 le presenze che condivideranno un caldo mercoledì con noi (il caldo sarà una costante dei nostri incontri).

2017: La sfida di Jazz’Inn, serendipity e rigenerazione

L’idea di  Jazz’Inn nasce in partenza per sostenere e valorizzare il Pietrelcina Jazz Sotto Le Stelle Festival.

Il progetto viene promosso con incontri in diverse città (Roma, Napoli, Salerno, Firenze) e attraverso i canali social.

A fine luglio si tiene la prima edizione dell’iniziativa a Pietrelcina (BN) con un inatteso riscontro di partecipanti (450 presenze in 3 giorni caldissimi che non scoraggiano i partecipanti) con tavoli di lavoro mattutini modello World Café, approfondimenti pomeridiani nei bar del borgo sannita, gli aperitivi, le serate jazz (con un magnifico concerto di Paolo Fresu ad inaugurare le giornate) e un empathy walk che ci vedrà passeggiare e pensare insieme lungo la strada che percorreva Padre Pio dalla sua abitazione al paese. Il primo risultato misurabile è l’impatto sull’economia del borgo che vede le strutture ricettive sold out per diversi giorni e il pubblico del festival jazz più che raddoppiare.

Ma è dal Settembre successivo che iniziamo a raccogliere i riscontri delle ricadute reali dell’evento, comprendere la sua portata e soprattutto constatare le prime potenzialità del nascente ecosistema: attraverso le prime collaborazioni e sinergie tra i partecipanti percepiamo che qualcosa di più che valorizzare un festival jazz era successo.

2018: La conferma di Jazz’Inn, gli Ampioraggio days e l’incontro con Invitalia

Nel 2018 promuoviamo la Fondazione e  Jazz’Inn in una serie di incontri a Roma (Ordine dei Commercialisti), Potenza (Confindustria Basilicata), Benevento (Confindustria Benevento), Napoli (Fondazione Banco di Napoli), Firenze (Murate Idea Park), San Benedetto del Tronto (Digital Meet), Napoli (Expo Franchising), queste tappe saranno definite Ampioraggio Days.

Il 23 marzo a Roma (Sala della Prodomoteca del Campidoglio) circa 300 persone assistono alla presentazione della II edizione di  Jazz’Inn, che si terrà a fine luglio di nuovo a Pietrelcina (con le stesse modalità del primo anno, caldo compreso), confermando il riscontro dell’anno precedente, con una presenza diffusa da tutta Italia e la prima partecipazione di Invitalia ai tavoli di lavoro, le serate jazz e gli empathy walk per scoprire il territorio e conoscersi meglio.

A questo si aggiunge anche l’organizzazione del primo dei 2 CountryHackFest, hackaton rurali che terremo nel borgo di Guardia Sanframondi (BN) e la partecipazione a raggruppamento temporaneo di Imprese che si candiderà come Factory per il bando della Regione Puglia “L’Estrazione dei Talenti”.

Queste esperienze ci fanno comprendere che i borghi possono trasformarsi in qualcosa di diverso.

2019: Doppio Jazz’Inn, il treno delle idee e la scoperta di una Startup Nation

Il 2019 inizia a Salerno con una 2 giorni di presentazione del progetto Ampioraggio e prosegue con diversi appuntamenti tra Napoli, Firenze, Orvieto, Milano (dove partecipiamo all’ALI Expo di Azimut con 40 soci) e la seconda edizione del CountryHackFest sempre a Guardia Sanframondi.

Il 24 maggio, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari del Senato, lanciamo le 2 tappe di  Jazz’Inn: 13 giugno a Laigueglia (Liguria) e il 27 luglio a Pietrelcina, con l’obiettivo di unire idealmente, con il nostro approccio allo sviluppo sostenibile, nord e sud. A Pietrelcina arriveremo con il Treno delle Idee, utilizzando la linea storica che collega Napoli a Pietrecina, sulla quale ad ogni fermata salgono startupper e aspiranti imprenditori per i primi colloqui con gli specialisti di Invitalia. In questa edizione viene sottoscritta, dalla rete Diculther e il Comune, la Carta di Pietrelcina: manifesto per la tutela digitale del patrimonio culturale italiano. Concluderemo le giornate con uno speciale empathy walk: una visita ad un laboratorio di archeologia innovativa, un’esperienza modello Super Quark dal vivo. E la temperatura è sempre quella: alta!

In autunno Ampioraggio diventa Ente Partner di Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. del Ministero dell’economia e delle finanze) e a Ottobre, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana in Svezia, organizziamo una missione a Stoccolma per conoscere l’ecosistema dell’innovazione svedese, coinvolgendo l’Assessorato all’innovazione del Comune di Roma, il Comune di Guardia San Framondi (BN), divenuta nel frattempo capitale europea del vino 2020, 3 startup dell’ecosistema, un rappresentante di TIM e uno di Confindustria Basilicata.

L’anno si conclude, in un piovoso pomeriggio, il 13 dicembre a Cava de’ Tirreni (Sa).
È qui che lanciamo il progetto di riconoscimento giuridico della Fondazione, presentando il modello di governance, il programma 2020 e creando la tecnostruttura che avvierà la trasformazione di Ampioraggio.

In quell’anno Ampioraggio aderisce al progetto KiNESIS nell’ambito del programma europeo Erasmum+, coordinato dall’Università degli Studi di Napoli “Orientale”, per uno studio europeo sulle dinamiche di spopolamento delle aree interne e, inoltre, riceviamo la notizia della vittoria della Factory di cui siamo parte nel bando della Regione Puglia.

2020: WE Boost INnovation And Remain Togheter: i WebinarT di Ampioraggio come vaccino anticovid

Il Covid-19 blocca i nostri programmi: seconda presentazione in parlamento, 10 Ampioraggio Days, 4  Jazz’Inn, e la missione estera tra Stoccolma e San Francisco.

Dopo una fase di incertezza, nasce il programma dei WebinarT (acronimo di WE Boost INnovation And Remain Togheter), un ciclo di incontri in remoto (ne terremo una decina) sui vari temi dell’innovazione che coinvolgeranno e terranno unito l’ecosistema della Fondazione, raggiungendo 100.000 persone in 3 mesi, rafforzando lo spirito di squadra (e trasformando un momento negativo in un’occasione di rilancio). Fondazione Ampioraggio è anche ospite in webinar organizzati da attori privati e pubblici, tra cui quelli di AgID sul lancio del progetto Smarter Italy e una serie di call on line tra alcune startup del nostro ecosistema e i nostri partner di Accelerate Italy.

Al termine del primo lockdown organizziamo una versione ridotta (2 giorni) del IV Jazz’Inn a Pietrelcina: sarà il primo evento italiano in presenza, durante il quale dedichiamo 1 minuto di silenzio alle vittime del Covid-19 di Bergamo. In quei giorni ci viene comunicata l’approvazione del progetto KiNESIS da parte della Commissione Europea.

Prima del lockdown autunnale, partecipiamo ad un seminario organizzato dall’Università degli Studi di Bari e dalla Rete Diculther sul tema del Cultural Heritage e proprio in quella giornata nasce l’idea di partecipare al bando degli European Digital Innovation Hub con un progetto sull’intelligenza artificiale.

A fine anno veniamo inseriti tra i partner di Repubblica Digitale, l’iniziativa promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

2021: Unire punti e aree Interne

Le incertezze della pandemia ci vedono ancora impegnati in diversi WebinarT e nell’organizzazione di una sfida ambiziosa per la V edizione di  Jazz’Inn: 5 giornate durante le quali uniamo i borghi di Pietrelcina, Troia e Campodipietra (Campania, Puglia e Molise) per un evento di open innovation nelle aree interne in contemporanea.

Coinvolgeremo quasi 1000 partecipanti, terremo 4 open talk, 1 think tank con 20 enti partner di Invitalia. Organizzeremo nel borgo di Pietrelcina decine di colloqui tra startup, centri di ricerca e incubatori con i nostri partner di Accelerate Italy (giunti da Boston). Al termine delle giornata saranno selezionate 2 scale up per il programma di accelerazione basato sul modello “Dual Company”.

L’evento riceve il primo patrocinio ministeriale (Ministero della Cultura) e Pietrelcina viene individuata da AgID come uno dei 12 borghi del futuro italiani per la sperimentazione Smarter Italy.

A settembre a Frigento (AV), nell’ambito del progetto KiNESIS, Fondazione Ampioraggio insieme all’Università degli Studi di Napoli “Orientale coordina i living labs coinvolgendo i partner europei e la comunità locale, raccogliendo altri dati utili per comprendere meglio gli scenari di declino e le opportunità di rilancio delle nostre aree interne.

Tra settembre e novembre curiamo 3 webinar per Infratel Italia nei quali coinvolgiamo 60 comuni minori per promuovere il progetto Wi-Fi Italia e contribuire a ridurre il digital divide nelle aree minori.

I risultati generati accelerano il progetto organizzativo.

Ad ottobre viene creato il fondo patrimoniale vincolato con il supporto di 10 soci. Successivamente alle modifiche allo statuto (per dare ad Ampioraggio una governance più trasparente) e alla prima Assemblea dei soci (tenuta on line il 18 novembre), approviamo il programma e nominiamo il nuovo Consiglio d’Amministrazione, affidando la presidenza del Comitato Tecnico Scientifico alla prof.ssa Flavia Marzano.

Il 24 novembre viene depositata la richiesta di riconoscimento giuridico presso la Prefettura di Salerno.

Tra le prime decisioni della nuova governance quella di “esportare” il modello  Jazz’Inn in nuovi contesti, con il lancio di una call per selezionare 2 nuove location nelle quali realizzare l’edizione 2022.

2022: Da Jazz’Inn alla Carta di Roseto

La call per la nuova sede di Jazz’Inn coinvolge 59 territori italiani (180 comuni da 14 regioni) e una survey su Facebook raggiunge 400.000 persone coinvolgendo circa 40.000 votanti unici, creando un’inattesa competizione nazionale per ospitare  Jazz’Inn.

La commissione (composta da 30 membri) al termine di 3 fasi di valutazione selezionerà Bracciano (RM) e Roseto Capo Spulico (CS), che tra giugno e settembre ospiteranno l’evento, coinvolgendo oltre 60 case givers e 500 attori dell’innovazione italiana che hanno raggiunto le 2 località da ogni parte del Paese, dimostrando, per la VI volta, che non esistono luoghi minori e che anche dei borghi possono essere capitali di innovazione e sviluppo sostenibile.

Per promuovere i 2 appuntamenti, oltre alle attività di comunicazione digitali e ai WebinarT di presentazione, abbiamo toccato diverse località : Bergamo (Assemblea Assoprovider), Rovigo (Urban Digital Center), San Tammaro (Reggia di Carditello), Castevenere (AV), Firenze (Murate Idea Park), oltre che organizzato diversi incontri preparatori nei 2 borghi e coinvolto l’ecosistema e i partner di Ampioraggio.

E nel frattempo :

  • Ampioraggio diventa socio di ASVIS, Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile.
  • Al patrocinio del Ministero della Cultura di aggiunge quello del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenbile.
  • AI Magister 14° (su 90) nella graduatoria del bando sugli European Digital Innovation Hub, ottiene il grant nazionale per erogare servizi di Intelligenza Artificiale.
  • 1 dei 4 progetti curati da Ampioraggio per il bando borghi del Ministero della Cultura risultava vincitore insieme ad altri 3 nei quali siamo stati coinvolti come partner.
  • Il 12 settembre la prefettura di Salerno ci inviava il decreto di ottenimento del riconoscimento giuridico di Ampioraggio che è diventata formalmente una Onlus come Fondazione di Partecipazione.
  • Missione in Olanda del progetto KiNESIS, per conoscere i modelli usati nei Paesi Bassi nella gestione delle aree interne e dei borghi in via di spopolamento.
  • 80 case givers partecipano alle 2 tappe di  Jazz’Inn 22
  • 72 colloqui organizzati con Invitalia per valutare idee di impresa da finanziare
  • 5 borghi attivano il servizio Wi-Fi Italia di Infratel Italia
  • Nasce la Carta di Roseto, il manifesto di Ampioraggio sullo sviluppo sostenibile

Questa è la nostra storia. Fino ad oggi.

È una storia di impegno volontario che in 6 anni hanno condiviso 200 persone, raggiunto altre 10.000 nei diversi appuntamenti e coinvolto quasi 2.000.000 di contatti attraverso WebinarT, i comunicati stampa e le comunicazioni digitali che hanno diffuso il nostro messaggio.

Ampioraggio ha fatto open innovation sul campo, facendo incontrare domanda e offerta di innovazione lontano dai luoghi comuni.

Abbiamo stimolato milioni di euro di investimenti con progetti di ricerca e sviluppo nei quali sono state coinvolte startup e spin off, spronato la nascita di nuove imprese, promosso modelli di coesione territoriale sull’innovazione, anticipato il PNRR facendo resilienza e sostenibilità, trasformato dei luoghi minori in smart villages, creato rapporti con le principali agenzie di sviluppo nazionale, avvicinato techbuyers e investitori a startup e PMI innovative, prodotto position paper e articoli.

Soprattutto abbiamo dimostrato che unire le persone intorno ad un’idea comune è possibile, anche in un paese come il nostro, mettendo da parte interessi personali per collaborare e condividere conoscenza.

Siamo dei “CO.CO.CO” che hanno scelto di creare un ecosistema nel quale hanno trovato spazio imprenditori, professionisti, techbuyers, investitori, amministratori pubblici, startuppers e ricercatori che si sono ritrovati per migliorare le condizioni del fare nel nostro Paese mettendo la propria intelligenza collettiva al servizio del bene comune.

Libertà d’azione e spirito di squadra hanno permesso la selezione naturale delle persone che fanno parte dell’ecosistema e questo ha generato risultati imprevisti, facendoci guardare oltre i limiti di un Paese in declino per (ri)scoprire gli enormi “giacimenti” di risorse disponibili e valorizzarli.

Il nostro prossimo passo è far crescere l’ecosistema per selezionare imprese ed enti pubblici concretamente interessati ad investire (e non solo a spendere risorse) per creare e redistribuire nuova ricchezza nel Paese.

Suona bene?

Ed ecco la domanda: chi ce lo ha fatto fare?
Provi a dircelo tu, scrivici a info@fondazioneampioraggio.it

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