Che cosa è successo alla prima tappa di Jazz’Inn 2022

Jazz’Inn è l’iniziativa della Fondazione Ampioraggio sperimentata a partire dal 2017, in occasione del Jazz Festival Sotto le Stelle di Pietrelcina, dove abbiamo collegato jazz e innovazione e sperimentato nuovi modelli di collaborazione che abbiamo riassunto con gli slogan “slow dating for innovation” e “lontano dai luoghi comuni”.

Jazz’Inn coinvolge tutto l’ecosistema dell’innovazione: aziende, amministrazioni pubbliche, investitori, start-up e PMI innovative, centri di ricerca, professionisti e persone che acquistano tecnologie. L’esperienza quinquennale di Pietrelcina ci ha fatto comprendere le potenzialità e i vantaggi di un’iniziativa che a partire da un borgo si trasforma in un evento di “open innovation” di rilevanza nazionale producendo risultati concreti di immediato valore operativo: fare innovazione e non solo parlarne.

A partire da queste esperienza abbiamo deciso di offrire la stessa opportunità anche ad altri borghi e comunità e abbiamo preferito non scegliere direttamente noi ma abbiamo lanciato un invito a tutte le comunità locali che volessero proporsi per ospitare Jazz’Inn 2022 con l’ipotesi di sceglierne due, una al centro nord e una al centro sud.

Per le due iniziative, sono arrivate in tutto 59 candidature. molte più di quelle attese, e davvero non è stato facile effettuare una scelta perché la qualità media delle proposte e dei progetti presentati era molto elevata.

Abbiamo anche ipotizzato di prevedere un Ampioraggio day in alcune di queste sedi che non abbiamo selezionato.

Per l’edizione di Jazz’Inn 2022 abbiamo previsto due tappe: dal 27 giugno al 2 luglio a Bracciano (RM) dal 27 Settembre al 1 Ottobre a Roseto Capo Spulico (CS).

Come sempre a Jazz’Inn ci sono presentatori di casi (idee, progetti, proposte, problemi, …) aziende, professionisti e amministrazioni pubbliche, interessate a raccogliere idee innovative per le proprie iniziative, i propri investimenti o per trovare soluzioni ai propri problemi.

Anche in questo caso abbiamo lanciato un invito cercando 45 casi (15 per ognuna delle 3 giornate di Jazz’Inn): ne sono arrivati ben 85 e anche qui non è stato affatto facile fare una scelta escludendo anche proposte incredibilmente innovative e interessanti!

Quest’anno Jazz’Inn ha come tema centrale “La ricerca della sostenibilità” basata quindi sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Le giornate di Bracciano sono state caratterizzate da un grande entusiasmo e un fortissimo spirito di collaborazione; professionisti, grandi e piccole imprese, pubbliche amministrazioni di ogni dimensione, universitari, ricercatori, tutti, ma proprio tutti, eravamo lì per confrontarci e trovare insieme le soluzioni migliori per ognuno dei casi proposti e come sempre succede lavorando con queste modalità sono nate anche nuove idee e nuovi progetti.

L’efficacia del nostro modello si è esplicata pienamente nel fatto che i momenti di confronto costruttivo e creativo non si sono limitati agli incontri programmati ma hanno caratterizzato tutto l’arco delle giornata, dal caffè del mattino alle cene passando per pranzi, coffee break, aperitivi, concerti e passeggiate.

I temi che mi hanno maggiormente coinvolta e su cui ho trovato non solo grandi competenze ma anche forti volontà e determinazione a stabilire collaborazioni durature sono stati quelli che riguardano più direttamente le pubbliche amministrazioni.

Le loro competenze e le loro problematiche sono state descritte e discusse su tavoli dove ci si confrontava con soggetti le cui esperienze erano non solo molto diverse tra loro ma spesso anche apparentemente distanti dal tema originale del tavolo.

Questo corrisponde esattamente all’idea guida e al modo di operare della Fondazione Ampioraggio e in questo modo si ottengono maggiori risultati con esisti positivi e idee innovative spesso non prevedibili.

Tra le parole chiave che mi hanno maggiormente coinvolta oltre ovviamente alle tematiche di genere trattate con grande partecipazione e presenza di personalità autorevoli all’incontro del W20, segnalo in particolare l’open source presente in molti dei casi discussi e delle proposte presentate e tutte le tematiche correlate al ruolo che il digitale può avere nello sviluppo dei borghi inclusa l’attivazione di dinamiche di rientro dei giovani che rischiano di allontanarsene definitivamente. Ad esempio sono state proposte ed elaborate soluzioni relative allo smart working, al lavoro nomade, a spazi di coworking, costuding e coliving oltre che, ovviamente, iniziative volte all’abbattimento dei divari digitali anche mediante potenziamento degli strumenti di assistenza e formazione sul territorio.

È emerso anche un importante nucleo di parole condivise di grande significatività a partire dalla formula con cui mi sono presentata: sono una Co.Co.Co., Collaboro per Condividere Conoscenza. Formula che il Sindaco di Bracciano ha immediatamente ripreso aggiungendo Concretezza e Contaminazione; nel corso delle giornate se ne sono aggiunte diverse altre: Coinvogimento, Comunità, Coprogettazione, Connessioni, Contributo, Compartecipazione.

Per sintetizzare con un’immagine l’esperienza di Jazz’Inn a Bracciano possiamo pensare che ogni problema, ogni proposta, ogni idea è come un prisma di cui ognuno dei partecipanti vedeva solo alcune facce, ma grazie al confronto fattivo e creativo sia formale che informale, si è ottenuta una visione di insieme che ha consentito di trovare nuove soluzioni che altrimenti sarebbero sfuggite a ciascuno di noi: una visione che va oltre la visuale, fuori dai luoghi comuni.

Ci tengo a ricordare che quest’anno Jazz’Inn è stato dedicato alla memoria di Falcone e  Borsellino a trent’anni dalla loro scomparsa citando la frase di Giovanni Falcone che compariva sui nostri manifesti: “Gli uomini passano, le idee restano”.

Flavia Marzano
Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di Fondazione Ampioraggio