Incrociare Idee e sviluppo sostenibile nel Cuore dell’Italia

Da Modena parte la Ri-Evoluzione della Fondazione Ampioraggio

È sempre emozionante rivivere le esperienze con voi, eppure, il tempo è sempre troppo breve per raccontarci tutto.

Queste parole, scritte da uno dei soci della Fondazione dopo l’assemblea di Modena del 15 dicembre scorso, riassumono perfettamente il sentimento che accompagna ogni nostro incontro.
L’essenza del nostro ecosistema è racchiusa in queste parole.
L’innovazione e lo sviluppo sostenibile prendono forma grazie alle persone che partecipano, trasformandosi in investimenti e collaborazioni attraverso un mix unico di fiducia reciproca e competenze che accelera tutto.

Venerdì scorso ci siamo ritrovati nel Laboratorio Aperto di Modena, negli spazi dell’ex Azienda Elettrica Municipale che, con la collaborazione di Gate Rei, sono stati trasformati in un luogo polifunzionale al servizio della comunità territoriale.
Un luogo simbolo dell’operosità dei modenesi ed esempio da conoscere per replicarlo altrove.

L’assemblea ha riunito persone provenienti da ogni angolo d’Italia, da chi ha sempre fatto parte di Ampioraggio a chi ci ha scoperto proprio in quella giornata.
La presidente della Fondazione, Giovanna Ruggiero , ha sottolineato nel suo discorso iniziale il concetto di partecipazione e valori come fondamenta della nostra vita associativa, mettendo in luce come il vero patrimonio sia rappresentato dalle persone.
A seguire Flavia Marzano ha delineato le direzioni del comitato scientifico per il 2024, annunciando il temi dei WebinarT, gli Ampioraggio Day e i contenuti della rubrica Scenari d’Innovazione e presentando il primo appuntamento dell’anno, un convegno sul Data Act presso la Camera dei Deputati il 26 gennaio, organizzato insieme a Paolo Gangi.
I vertici operativi della Fondazione, Giuseppe De Nicola e Fabrizio Luciani, hanno presentato il bilancio e le attività del primo anno dal riconoscimento giuridico, illustrando risultati e proiezioni economico-finanziarie, evidenziando chiaramente sia le potenzialità che le criticità da superare.

Alessandro Musumeci, ospite speciale dell’assemblea in qualità di capo della Segreteria del Sottosegretario all’innovazione tecnologica, ha mostrato le opportunità per gli ecosistemi di innovazione legate agli investimenti e agli obiettivi del Governo sull’innovazione e il digitale.

La prima sessione si è conclusa con le relazioni emerse dalle riunioni preparatorie:

  • Gianluca Bertone Parisi (Logi Partners) nuovo modello di organizzazione interna e di Jazz’Inn;
  • Flavia Marzano il piano di marketing associativo, coerente e selettivo;
  • Daniela Cadeddu (Bottega Filosifica) regolamento e codice etico;
  • Enrico Reboscio (Dot Vocal) l’infrastruttura digitale dell’ecosistema;
  • Guido Fabbri (Geosmartcampus) che ha invitato “appassionatamente” i soci a rendere più sostenibile la Fondazione.

Giovanni Galvan (Academy Ampioraggio), Carlo Mamone Capria (open innovation hub territoriali) e Alfonso Santoriello (cultural heritage) hanno concluso la prima parte dell’assemblea con 3 addendum tematici.

La sessione pomeridiana, inaugurata dall’Assessore alla smart city di Modena, Ludovica Ferrari, ha offerto un’ampia panoramica delle esperienze della Fondazione.
Da Fabio Sgaragli di Gate Srl, rigeneratori e gestori di immobili trasformati in incubatori e spazi polivalenti, alle novità su Jazz’Inn presentate da Guido Fabbri (a partire dal nuovo naming), fino alle molteplici iniziative generate dall’ecosistema.

La campagna di equity crowdfunding di To Be srl- LiFi (che al momento ha superato 800,000,00 Euro di raccolta in meno di un mese) ha permesso a Francesco Paolo Russo di condividere un risultato nato anche grazie alle relazioni dell’ecosistema della Fondazione, cosi come Alessandro Malinconico, neo socio con Lands Tale, ha illustrato il progetto ITINERARIA, idea nata in collaborazione con l’Ambasciata del Messico presso la Santa Sede rappresentata in quella giornata da Guillermo Cumming Ortega.

Le sessioni di best practices si sono concentrate su:

  • Open innovation, presentata da Ciro Scamardella (Gruppo Crisalide);
  • Borghi e aree interne, moderata da Martino Cortese (Citybility) e Giulia Fabrizi (ALMAR Quality Research);
  • Smart city & Smart Citizens, condotta da Flavia Marzano;
  • Sviluppo sostenibile, coordinata da Giuseppe De Nicola;
  • Capacity building, guidata da Giovanni Galvan.

La presentazione del libro di Luca Piras “Vision is not a Choice” da parte di Giulia Fabrizi e il brindisi con Ciu Ciù Wines hanno concluso questa intensa giornata.

Una giornata che ci ha fatto messo di fronte all’impatto sociale, economico e umano del progetto Ampioraggio, svelandoci le potenzialità future, e mettendo in risalto la valorizzazione dell’intelligenza collettiva delle persone che fanno parte di questo straordinario viaggio di innovazione. Come Daniele Barbato, vicepresidente della Fondazione e imprenditore manifatturiero, diventato l’ambasciatore di Ampioraggio verso le PMI italiane, trasformando la sua azienda in un laboratorio sperimentale per le innovazioni necessarie.

Questa giornata ha rappresentato un altro capitolo di un percorso nel quale il vero capitale sociale sono le persone.
Persone alle quali non piace solo parlare di innovazione, ma che hanno il piacere di condividere visioni per realizzarle.
Anche facendo molti chilometri per passare poche ora insieme.
A tutte loro, e da parte di ognuna di loro, auguriamo anche buon Natale a tutti voi.