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Basterà un grazie per Jazz’Inn?

Ecco i numeri della VII edizione

Spesso le parole non bastano per esprimere la gratitudine e il valore delle nostre azioni.
In questo caso i numeri ci aiutano a dare un senso compiuto e per questo abbiamo raccolto i dati delle due tappe della VII edizione di Jazz’Inn per farvi conoscere cosa è successo.

Partiamo dalle due location selezionate: Scanno e il GAL Elimos.

  • Scelte tra 73 territori candidati, dopo una valutazione che ha coinvolto 45 esperti, hanno dimostrato ancora una volta che non esistono aree minori dove fare innovazione.

  • 10 giornate complessive di open innovation, tra fine giugno e fine settembre, che hanno ospitato oltre 600 persone: tanti sono stati i partecipanti unici nei 2 appuntamenti.

  • 160 i case giver candidati, 90 quelli selezionati, 86 i partecipanti effettivi, di cui:
    26 enti pubblici
    13 ETS
    18 piccole e medie imprese
    10 grandi aziende
    6 centri di ricerca
    5 investitori
    8 startup

  • 63 i partner dell’iniziativa, tra sponsor, patrocini e partner tecnici.

  • 2 welcome day, 8 open talk, 7 concerti jazz, 4 aperitivi e 2 empathy walks.

  • 10 ore di dirette streaming realizzate, 70 video interviste ai partecipanti.

  • 30 articoli in rassegna stampa.

  • 200.000 persone raggiunte sui canali social.

  • 40 facilitatori della Fondazione Ampioraggio coinvolti.

  • 15 regioni rappresentate nei due appuntamenti.

  • 2,5 giorni di permanenza media sul territorio per partecipante.

  • 1 app sviluppata e testata ad hoc per Jazz’Inn.

Questi numeri descrivono solo in parte il grande lavoro prodotto e, soprattutto, quello che sta partendo dopo le due tappe, ma sono sufficienti a dare un quadro d’insieme dell’impegno del nostro ecosistema.

Il valore di quei numeri è anche nella natura di Jazz’Inn, che è un living lab la cui sostenibilità è legata ai risultati che produce: un fattore di cui andiamo particolarmente fieri, perché rende tutti i partecipanti attori protagonisti delle giornate e non spettatori passivi di uno dei tanti eventi sull’innovazione.

Quello che non si può misurare facilmente è l’entusiasmo che nasce da quelle giornate, durante le quali i partecipanti si ritrovano a scoprire come 1 + 1 faccia 3.

Come succede?

Non lo sappiamo ancora, ma da 7 anni l’effetto “wow!” di Jazz’Inn è il suo marchio di fabbrica: la nostra idea di open innovation.

Un’idea che vi invitiamo a scoprire, se ancora non la conoscete, anche partecipando alle nostre attività o riguardando le interviste a tutti i protagonisti di questa “enclave” di entusiasmo che dal 2017 dimostra che non esistono periferie né luoghi minori dove le idee possono incontrarsi.

Innovare è un lavoro di squadra.
Lavorare in squadra è la vera innovazione.

Per cui, anche se non basterà, grazie 1000 a tutti quelli che hanno fatto squadra con noi.

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